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Fouquet, Nicolas.

(o Foucquet). Finanziere e uomo politico francese. Consigliere del Parlamento di Metz, divenne referendario di Parigi. Legatosi a Mazzarino, nel 1648 durante la Fronda, ne divenne il più stretto collaboratore, ottenendo come ricompensa la nomina a sovrintendente delle Finanze nel 1653. Divenne inoltre procuratore generale del re e membro del Parlamento, creandosi un largo seguito tra l'aristocrazia e l'alto clero. Dotato di grande abilità e di un'eccezionale competenza finanziaria, fu fertilissimo nel trovare ogni genere di espedienti per riempire le casse dello stato, intrecciando la propria fortuna personale con il pubblico bilancio. Il suo palazzo a Saint-Mandé era talmente ricco di splendori di ogni genere da sollevare ammirazione e stupore anche nei visitatori più smaliziati, mentre il suo castello di Vaus-le-Vicomte, decorato da Le Nôtre, Le Brune e Poussin, gareggiava in splendore con la stessa Versailles di Luigi XIV. Tenne corte, ebbe molto successo con le donne, fu mecenate generoso, proteggendo scrittori come Corneille, Scarron, La Fontaine. Il salotto di sua moglie e quello della sua amante, madame du Plessis-Bellières, erano i più rinomati della società parigina. Raccolse una biblioteca di circa trentamila volumi. Nel 1658 acquistò Belle-Isle-en Mer e la trasformò in una fortezza. La sua fortuna cominciò a declinare quando il governo prese a rafforzare la propria autorità e gli intendenti cominciarono a ritornare uno ad uno nelle province. Accusato di malversazioni dopo la morte del Mazzarino nel 1661, riuscì a sottrarsi alla condanna sino al 1665, quanto fu rinchiuso nel castello di Pinerolo per scontarvi il carcere perpetuo (Parigi 1615 - Pinerolo 1680).